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Expo2025 opening

Expo2025

L'Expo 2025 si terrà dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 sull'isola artificiale di Yumeshima (夢洲), situata sul lungomare di Osaka, in Giappone.

Il tema dell’EXPO 2025 Osaka, Kansai, Japan "Progettare la società futura per le nostre vite", scelto dalla Japan Association for the 2025 World Exposition, vuole coinvolgere le persone da tutto il mondo per costruire la società futura, creando un luogo in cui la conoscenza mondiale venga utilizzata per aiutare a risolvere i problemi che l'umanità deve affrontare.

È prevista la partecipazione di 161 Paesi, oltre a 9 organizzazioni internazionali, con oltre 28 milioni di visitatori previsti.

L’area dell’EXPO sarà suddivisa in 3 sotto-temi: “Connettere vite”, “Potenziare Vite” e “Salvare vite”. In quest’ultima area si trova il padiglione italiano che, per la prima volta in una esposizione universale, ospiterà la Santa Sede con uno spazio ampio e distinto, dove verranno organizzati importanti eventi culturali.

161

Paesi Partecipanti

28

Milioni di visitatori previsti

9

Organizzazioni Internazionali

Notizie ed Eventi

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Giubileo 2025

In concomitanza con l’EXPO di Osaka, nel 2025 la Chiesa Cattolica celebrerà l’Anno Giubilare, detto anche “Anno Santo”, un grande evento di popolo durante il quale ogni pellegrino può immergersi nella misericordia senza fine di Dio.

Cosa è il Giubileo

"Giubileo" è il nome di un anno particolare: sembra derivare dallo strumento utilizzato per indicarne l’inizio; si tratta dello yobel, il corno di montone, il cui suono annuncia il Giorno dell’Espiazione (Yom Kippur). Questa festa ricorre ogni anno, ma assume un significato particolare quando coincide con l’inizio dell’anno giubilare. Ne ritroviamo una prima idea nella Bibbia: doveva essere convocato ogni 50 anni, poiché era l’anno ‘in più’, da vivere ogni sette settimane di anni (cfr. Lev 25,8-13). Anche se difficile da realizzare, era proposto come l’occasione nella quale ristabilire il corretto rapporto nei confronti di Dio, tra le persone e con la creazione, e comportava la remissione dei debiti, la restituzione dei terreni alienati e il riposo della terra.

Citando il profeta Isaia, il vangelo secondo Luca descrive in questo modo anche la missione di Gesù: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore» (Lc 4,18-19; cfr. Is 61,1-2). Queste parole di Gesù sono diventate anche azioni di liberazione e di conversione nella quotidianità dei suoi incontri e delle sue relazioni.

Bonifacio VIII nel 1300 ha indetto il primo Giubileo, chiamato anche “Anno Santo”, perché è un tempo nel quale si sperimenta che la santità di Dio ci trasforma. La cadenza è cambiata nel tempo: all’inizio era ogni 100 anni; viene ridotta a 50 anni nel 1343 da Clemente VI e a 25 nel 1470 da Paolo II. Vi sono anche momenti ‘straordinari’: per esempio, nel 1933 Pio XI ha voluto ricordare l’anniversario della Redenzione e nel 2015 papa Francesco ha indetto l’Anno della Misericordia. Diverso è stato anche il modo di celebrare tale anno: all’origine coincideva con la visita alle Basiliche romane di S. Pietro e di S. Paolo, quindi con il pellegrinaggio, successivamente si sono aggiunti altri segni, come quello della Porta Santa. Partecipando all’Anno Santo si vive l’indulgenza plenaria.